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Il fascino dell' unicum

Qualche giorno fa mi sono imbattuta, per caso, nella lettura di un articolo tratto dal libro "Metamedicina. Ogni sintomo un messaggio" di Claudia Rainville. L'articolo in questione, mi ha offerto spunti interessanti su cui riflettere in merito alla stretta relazione esistente tra la nostra sfera psico-emotiva e quella somatica, del corpo fisico.

Forse non è un caso che, in un momento in cui ero affacendata in altro, questa lettura abbia attirato la mia attenzione. Credo fermamente, infatti, che esista un'unità corpo-mente-spirito le cui componenti non possano agire separatamente ma, anzi influenzandosi vicendevolmente.

Si parla da sempre di "disturbi psicosomatici", anche coloro che oggi vengono classificati fibromialgici, fino a qualche tempo fà venivano semplicemente trattati come depressi o ansiosi. Non credo ci sia un errore in tutto ciò, credo solo che ci sia, piuttosto, una lettura incompleta del problema. L'aspetto emotivo o psicologico entra sempre a far parte di un quadro patologico che si manifesta sul corpo e viceversa. Non solo, anche l'ambiente che ci circonda ed il nostro stile di vita (dove viviamo, come e cosa mangiamo, come e quanto dormiamo, che lavoro facciamo) hanno un'importanza notevole sul nostro stato di salute e, quindi, su come questo trova manifestazione nel corpo.

Negli ultimi anni è nata e prende, sempre più, piede una scienza la PNEI (psico-neuro-endocrino-immunologia) che avvalora, dal punto di vista scientifico, la tesi dell'unità corpo-psiche, aggiungendo, giustamente, un' attenzione particolare all'aspetto endocrino ed immunitario, studiando, appunto, la relazione bidirezionale tra psiche e sistemi biologici e tra cervello e sistema immunitario.


L'individuo è considerato, dunque, nell'insieme delle sue componenti.

Per capire meglio, immaginiamo di essere, ancor prima della nascita, un foglio bianco. Su

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quel foglio rimarrà traccia del mio vissuto embriologico e post nascita, con tutti i traumi emotivi e fisici che caratterizzano il loro vissuto. Ci sarà traccia del mio stile di vita (se sono stressato o se assumo alimenti che favoriscono l'infiammazione ad esempio) e dall'ambiente in cui vivo. Su quello stesso foglio ci sarà, inoltre, una traccia genetica, che non dipende da me, ma che fa parte del mio bagaglio personale e che influenzerà il mio funzionamento endocrino ed organico e che, a sua volta, sarà influenzato dal mio stato psico emotivo.


Ecco, tutto questo caratterizzerà il mio "terreno".

Da osteopata penso sia fondamentale, per il benessere del paziente, considerarlo così, un unicum dal fascino ineguagliabile.



Se ti interessa approfondire l'aspetto scientifico consiglio: https://sipnei.it/cosa-la-pnei/

 
 
 

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